In Italia, i primi annunci pubblicitari compaiono verso la fine dell'ottocento. Il periodo di massimo splendore della propaganda avviene grazie all'artista livornese Leonetto Cappiello (1875-1942). Una delle sue più grandi creazioni è "Il cameriere arrampicato sul lampione", ideato per Bitter Campari nel 1921.
Come possiamo notare lo sfondo di questo poster è di colore pesca giallo.
Se dedicassimo un pensiero alla chimica, la prima cosa che ci verrebbe in mente sarebbe l'enorme variazione di colori che si può ottenere semplicemente mescolando due o più elementi. Una soluzione che si avvicina molto alla tonalità pesca-giallo è il dicromato di bario.
Questa miscela si ottiene eseguendo la seguente reazione:
L'impiattamento è un fattore molto importante in cucina, non solo da un punto di vista estetico. Infatti una buona presentazione del piatto può stimolare il corpo a produrre più fluidi che aiutano l'assorbimento dei nutrienti. Per questo motivo è molto diffuso servire dei cibi dal colore vivace. Ora voglio proporre un menù in cui i piatti sono colorati prevalentemente di "pesca giallo":
Ingredienti: 320g di riso carnaroli 1,2 kg di scampi 50 g di olio extravergine di oliva 60 g di scalogno 1 spicchio di aglio sale fino q.b. pepe nero q.b. timo q.b. 45 g di panna fresca liquida 1 limone
Ingredienti:
1,2 kg di aragosta 1 carota
1 gambo di sedano
1 fetta di limone
1 cipolla grande
1 rametto di timo
2 foglie di alloro
1 ciuffo di prezzemolo
pepe nero in grani q.b.
½ bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di aceto di vino bianco
120 g di mango sciroppato a fette
80 ml di sciroppo in scatola
1 cucchiaino di succo di limone
5 g di gelatina in polvere
100 ml di acqua
60 g di gelato alla vaniglia
10 g di mango sciroppato a fette
L'emblema è un' icona che contiene le caratteristiche della cosa che ritrae, ad esempio, l'emblema di una azienda ha il dovere di rappresentarla al meglio. Difatti l'ideazione di un emblema risulta un'operazione molto delicata, soprattutto la scelta dei colori da adottare che, a primo impatto, hanno la capacità di sucitare maggiori emozioni.
I colori maggiormente adottati nel campo del merchandising sono caldi perchè trasmettono sensazioni positive tipo ottimismo amicizia e confidenza.
Per questo motivo molte aziende utilizzano, nei loro marchi, delle sfumature di giallo o arancio quasi tendenti al pesca giallo, riportiamo un esempio:
Come possiamo notare in questo logo sono presenti colori molto caldi con una nota di pesca giallo che contorna il nome dell'azienda, mentre il colore rosso è stato inserito da contrasto per attirare maggiore attenzione. Grazie a questa combine di colori, la società riesce a trasmettere alla clientela una determinata affidabilità.
I proverbi sono delle frasi sintetiche con le quali, grazie all'utilizzo di metafore, vengono richiamati gli usi e costumi di una società. A questo proposito essi sono definiti la “filosofia popolare“.
Infatti come è riportato in un post di universonline "un proverbio può rappresentare una previsione, una regola o un
ammonimento frutto di un'esperienza di vita". Ripotiamone qualcuno che rimembra la tonalità più vicina al nostro colore:
Il bianco e il rosso va e vien, ma il giallo si mantien; anzi il giallo è un color forte che dura anche dopo morte;
Tutto il rosso non è buono, e tutto il giallo non è cattivo;
I modi di dire, nonostante non presentino contenuti morali, racchiudono comunque delle particolarità che lasciano intendere la cultura di un popolo. A differenza di un proverbio, un modo di dire è caratterizzata dall'abbinamento di un significante fisso. Un esempio è:
diventare giallo di paura: questo modo di dire rappresenta un forte spavento. Una violenta paura può effettivamente provocare una crisi epatobiliare e conferire alla pelle un colorito giallognolo.
Anche la superstizione può essere un fattore identificativo di un determinato popolo. Infatti essa è una credenza di natura irrazionale che può influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che la fanno propria. Generalmente si concreta nel convincimento che gli eventi futuri
possano essere influenzati da particolari comportamenti senza che si
possa dimostrare o anche solo ragionevolmente desumere una relazione causale.
La superstizione è diffusa in molti ambiti:
in quello teatrale, ad esempio in Spagna, è considerato di cattivo auspicio
indossare in scena vestiti di colore giallo, collegato alla corrida: il
mantello del torero all’interno è giallo e se quel colore dovesse venire
fuori, vorrebbe dire che il toro avrebbe ottenuto la vittoria.
Anche nel campo nuziale il giallo preannuncia mancanza di stima da parte della sposa.
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, si delineò l'esigenza di colorare l'immagine fotografica in bianco e nero, infatti sin dai primi anni del 900' molti registi iniziavano ad utilizzare qualche colore qua e la nelle loro pellicole.
L'introduzione ufficiale dei colori nel cinema avvenne nel 1935, quando la nuova tecnologia americana "technicolor in tricromia" venne utilizzata nel lungometraggio Becky Sharp di Ruben Mamoulian . Questa svolta è dovuta non tanto a un fattore tecnico quanto a un fatto espressivo,
infatti nel mondo del cinema, i colori ricoprono un ruolo fondamentale sotto l'aspetto psicologico. Solo a pensare che esiste una stretta relazione tra visioni cromatiche ed emozioni, ci viene facile intuire come questo concetto venga sfruttato dalle arti visive per suscitare sensazioni
più profonde ed intime nel pubblico. Come ci insegna l'enciclopedia del cinema:
"L'ingovernabilità dell'inconscio finisce, più in generale, per coincidere
con un'altra fondamentale 'impossibilità', quella dell'associazione
precisa e costante fra un dato colore e una data emozione".
Se infatti il
rosso, evoca di norma la passione e la violenza
prestandosi poi a mille variazioni e creando stimoli diversi, è noto che il verde, che per cristiani e
musulmani è vita, primavera, speranza, indica nel teatro greco e in
quello giapponese la disperazione, mentreil giallo può evocare tanto il sole, la prosperità, la gioia quanto la
perfidia, il peccato, il tradimento.
Il giallo è un colore importante nella cinematografia e, per ricordarlo, ho scelto il film del 1939 Il mago di Oz, diretto da Victor Fleming. Infatti se ci soffermiamo sul fotogramma allegato sulla destra notiamo subito il colore pesca giallo della strada che accompagna Dorothy e i suoi compagni
di avventure verso la capitale del regno di Oz. Si
tratta di un elemento visivo di grandissimo impatto cromatico, che
rappresenta con ancora maggiore enfasi il distacco, per Dorothy, dalla
grigia realtà del Kansas e da una vita che sentiva stretta. In questo
senso, il giallo sgargiante della strada rappresenta perfettamente la
gioiosità del mondo di fantasia in cui la protagonista si ritrova catapultata.
Infine propongo anche una palette di colori relativa ad una immagine tratta dal famosissimo film
Titanic, uno scatto in cui il color pesca giallo è evidenziato più che mai.
Anche se i fenomeni cromatici sono stati da sempre soggetti di studio, la
prima teoria sulla loro natura fu enunciata nel 1672 dallo scienziato inglese Isaac Newton. Infatti egli fu il primo a dedurre che la luce, apparentemente bianca, fosse l'insieme di più colori riflessi.
Negli anni seguenti sorsero molte tesi su questo argomento e quella più rilevante venne elaborata all'inizio del XIX
secolo da Wolfgang Goethe. Questa teoria ebbe un ruolo opposto rispetto alla teoria di Newton, infatti Goethe era convinto che un fenomeno emotivamente travolgente (come quello dei colori) non potesse essere descritto attraverso teorie scientifiche, egli appunto mostrò come i colori possano influenzare la percezione delle cose. Questa visione filosofica gli attribuì un importante successo nel mondo dell'arte.
A tal proposito risulta interessante andare ad osservare il cerchio cromatico di Goethe in cui vengono associati i colori alle emozioni.
Cerchio cromatico di Goethe
In conclusione possiamo dire che le teorie illustrate sopra rappresentano sicuramente le basi di un lunghissimo studio che riepiloghiamo con la seguente definizione:
"il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello quando assorbono le radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d'onda e intensità nel cosiddetto spettro visibile o luce.
Se consideriamo il giallo possiamo dire che esso fa parte dei colori primari pittorici assieme al blu e al rosso i quali formano la sintesi sottrattiva perchè tolgono luce a luce. In particolare la percezione del colore giallo riguarda lunghezze d'onda che vanno da 561 a 580 nm.
In definitiva esso è il colore più luminoso dello spettro, infatti è quello che cattura maggiore attenzione rispetto a tutti gli altri colori."